GUARDO IN ALTO

L’arte diventa strumento pedagogico di inclusione

Guardo In alto, giunto alla sua seconda edizione e realizzato con l’Istituto Comprensivo Giovanni Palombini situato nel quartiere di Rebibbia, grazie al sostegno del MiBACT e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”.

Guardo In Alto, durante tutta la durata dell’anno scolastico 2019/2020, curerà un percorso formativo di avvicinamento alle arti suddiviso in tre moduli – uno dedicato all’immagine, uno alla scrittura e uno al digital storytelling – condotti da Sara Basta, Niccolò Matkovic, Laura Accardo, Eleonora Mattozzi e Maria Giovanna Sodero.
Le attività formative, i cui destinatari sono 45 ragazzi provenienti da due classi terze dell’Istituto Comprensivo Giovanni Palombini, a cui partecipano anche i ragazzi non udenti dell’Associazione La Chiocciolina Onlus, sono integrate e arricchite da una serie visite guidate e attraversamenti metropolitani e prevedono la visita di musei e luoghi d’arte della città di Roma e la collaborazione con diverse realtà territoriali, tra cui l’Associazione Dadaumpa e la Biblioteca Comunale Fabrizio Giovenale.

Il progetto sarà occasione per sperimentare le molte possibilità offerte dalle narrazioni per arrivare a condividere uno sguardo, quanto più largo e alto possibile, sul proprio presente, passato e futuro, con l’obiettivo di mettere in risalto l’importanza di fare nostra una idea – diversa e originale – di abitare la città, vivere l’arte, e raccontare se stessi e il proprio mondo.

Guardo in Alto nasce nel 2018 dalle sinergie dei partner AREA06/Festival Short Theatre, Fondazione Pastificio Cerere, PAV, Onlus CooperAzione e Musei Civici di Jesi, é scritto e ideato da: Matteo Angius, Claudia Cavalieri, Helia Hamedani, Laura Marano, Francesca Messineo e Simona Cardinali.

Qualsiasi forma prenderà in futuro, vorrà essere sempre ricordato come uno spazio accogliente, dove è facile trovare il proprio posto, da cui guardare e scambiarsi idee in libertà insieme agli altri e alle altre.

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