Ai docenti
Ai genitori degli studenti
Agli studenti Scuola Secondaria
Si avvisa che è attiva la procedura definita dai Referenti Bullismo e Cyberbullismo Prof. Domenico Romeo insieme al Dirigente Scolastico per contrastare eventuali episodi di bullismo e/o cyberbullismo.
Tutte le persone coinvolte in presunti atti di bullismo e/o cyber bullismo possono segnalare presunti episodi all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Si precisa la definizione di bullismo e cyberbullismo:
“Il bullismo è il reiterarsi di comportamenti e atteggiamenti diretti o indiretti volti a prevaricare un altro con l’intenzione di nuocere, con l’uso della forza fisica o della prevaricazione psicologica.” Per potere parlare di bullismo dobbiamo essere in presenza di:
- • prepotenze intenzionali e soprusi che avvengono in un contesto di gruppo; • azioni continuative, persistenti e ripetute nel tempo;
- • azioni che mirano deliberatamente a fare del male o danneggiare qualcuno in vari modi; • violenza verbale, fisica o psicologica;
- • disparità di forze tra chi attacca e chi subisce: la persona oggetto di prepotenze non è capace di difendersi da sola.
Il cyberbullismo è una delle forme che può assumere il bullismo legato all’avanzamento delle nuove tecnologie, cioè viene perpetrato attraverso moderni mezzi di comunicazione quali smartphone, tablet, pc.
Il cyberbullismo, a differenza del bullismo tradizionale in cui il bullo si confronta faccia a faccia con la vittima, rinforza il danno alla cybervittima a causa della natura virtuale del cyberspazio:
- • il cyberbullo può nascondersi dietro uno schermo, umiliare la vittima e divulgare materiale offensivo ad un vasto pubblico;
- • il cyberbullo crede di fare le azioni sopra descritte in modo anonimo, senza la paura di essere scoperto e punito;
- • il danno per la vittima assume dimensioni amplificate e non arginabili perché l’azione viene divulgata nello spazio virtuale.
N.B.: Non si può parlare di bullismo per singoli episodi di prepotenza ma di tipo del tutto occasionale. Questi possono essere anche molto gravi ma rientrano in altre tipologie di comportamento: scherzo, litigio, reato.
Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Ilaria Chiarusi